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A Ilda la Rossa

              A Ilda la Rossa

    Altro tu non conosci che l’accusa,

non incarni giustizia ed equità:       

tu sei l’Erinni, l’Idra, la Medusa 

rossochiomata, che non ha pietà.

    Di cattiveria tutta circonfusa,

togli anche al saggio la serenità:

la faccia tua con quella bocca chiusa

solo a vederla i brividi mi dà.

    Come un’antica e perfida megera                   

nel paiolo i suoi filtri ardere fa,

vai rimestando da mattina a sera

    presunti indizi e false verità.

Ma prima o poi, d’inverno o a primavera,

questa squallida storia finirà.

 

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