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Eventi e manifestazioni

SPECIALE ARTI – MOSTRA PISTORIO, 11 nov. 2004

Vorrei innanzitutto precisare, per chi non la conosce, che l’intento della nostra rivista è quello di contribuire all’affermazione di una cultura libera e aperta a tutti gli intellettuali e a tutti gli artisti, senza alcuna preclusione, di carattere politico, religioso o altro, nel rispetto di tutte le opinioni. Ne è una conferma anche questo ultimo numero, in cui abbiamo dato spazio alle attività culturali di Cuba, pur non condivi-dendone la politica, perché, ripeto, siamo aperti al confronto con chiunque, e ci sembra che Cuba sia un grande serbatoio culturale e che vada sostenuta, tantopiù nel momento di difficoltà in cui attualmente si trova, come ha recentemente ricordato il presidente Casini. Del resto la nostra rivista ha un carattere internazionale, si giova di collaboratori stranieri ed è accreditata presso il Parlamento Europeo, tramite il vice direttore che lì opera da diversi anni in qualità di consigliere culturale. Molti eurodeputati la ricevono regolarmente.

Ciò premesso, dirò che la rivista, oltre che riservare uno spazio alle arti figurative dedica un inserto di quattro pagine, ad un artista contemporaneo, e ciò perché l’Istituto Europeo per le Politiche Culturali e Ambientali – di cui CULTURA è l’organo ufficiale – ha tra i suoi scopi quello di sostenere l’arte e gli artisti del nostro tempo. Questa volta abbiamo voluto fare uno “Speciale” dedicato a tutte le arti, introdotto da un editoriale che ne sottolineasse l’unità. Perché tutte le arti sono riconducibili alla medesima fonte ispiratrice. Il pittore è anche un poeta, e viceversa. “Anch’io pingo e spiro ai fantasmi anima eterna”, diceva il Foscolo al Canova, che aveva scolpito la Venere, nel-l’introdurre le Grazie. E il Canova a sua volta trasse ispirazione dal carme del Foscolo per scolpire le sue Grazie.

Unità delle arti, dunque. E’ questo che abbiamo voluto sottolineare e che vogliamo far sentire e realizzare dentro di noi. Con l’aiuto della politica, che è l’arte della comunanza umana. Una politica che si interessi non soltanto dei Beni Culturali del passato, ma che sostenga e valorizzi anche l’arte contemporanea e i loro artisti. E, a sua volta, un’Arte, e in generale una cultura, che non sia, come la religione, un “instrumentum regni” nelle mani di una élite, ma un legame che unisca tutti i popoli, pur nella diversità, non dico delle varie culture, perché la cultura è una e tutto è cultura, ma delle varie concezioni del mondo e della vita.